11 novembre 1967 (I Discorsi Del Mattino, Capitolo 19)
Ci sono nove modi(*) per rafforzare la nostra devozione o bhakti per Dio.
Primo di tutti: la devozione si sviluppa e si rafforza attraverso gli occhi. Dunque quando vedete il Dio in voi, che è la luce e il suono, o il corpo fisico che irradia questa luce e questo suono, voi vedete Dio. Gli occhi sono le finestre dell’anima, attraverso le quali riceviamo le impressioni dall’esterno. Circa l’ottanta per cento di tutte le informazioni esterne sono registrate dagli occhi.
Quindi gli occhi sono il modo più efficace per sviluppare, rafforzare la devozione per colui che si ama. Quando guardate il Dio nell’uomo, ricevete delle impressioni. Queste impressioni penetreranno nel vostro cuore e se chiuderete gli occhi vedrete la luce che lui emana. Ricevete le impressioni solo guardandolo, attentamente, minuziosamente, in modo penetrante, dimenticando tutto; chiudete gli occhi e permettete a queste impressioni di penetrare nel vostro cuore. Il risultato sarà che a tempo debito, la devozione si svilupperà in voi e si rafforzerà di giorno in giorno, così tanto che sentirete che “Egli è in me e io sono in Lui.” Questa è vera devozione, vero bhakti e può essere sviluppato attraverso gli occhi.
Dio risplende attraverso gli occhi del Dio nell’uomo. I vostri occhi guarderanno nei suoi. Egli attraverso gli occhi riversa su di voi sguardi benevoli della sua divinità suprema. Quando ricevete le impressioni, chiudete gli occhi e sarete assorti in esse. Questo è il modo migliore per rafforzare in voi la devozione.
Un altro dei nove modi, è quello di essere come uno sposo e una sposa.
Cristo ha detto:
“Dio è il nostro sposo,
proprio il nostro sposo eterno.”
Gli sposi terreni lo sono al massimo per cento anni. Lo sposo dell’anima è Dio stesso e tutte le anime sono le sue vergini fanciulle. Se volete Dio per vivere la vera vita, cogliete le impressioni attraverso gli occhi del Dio nell’uomo. Questo è il modo più efficace per sviluppare amore o devozione.
Gesù, Santa Caterina e altri hanno detto:
“Sono diventata sposa di Cristo.”
Santa Caterina portava un anello al dito come segno del suo matrimonio con Cristo. Si riportano questi esempi esteriori solo per far capire la verità. Quando due si uniscono in questo modo dimenticano i loro corpi, tutto. Gioiscono solo della fusione dell’anima nell’anima e dimenticano il mondo. Allo stesso modo, quando la vostra anima riceve le impressioni e vengono trasmesse nel vostro cuore, sentirete giorno dopo giorno, che “Lui è in me ed io sono in Lui.” Questo accadrà a tempo debito, sono necessarie la pazienza e la perseveranza.
Kabir ha fatto un esempio:
“Tenete i vostri occhi fissi
e guardate solo Lui,
assorbite la sua radiazione che vi dà
e chiudete gli occhi.
Voi sarete lì e anche Lui sarà in voi.
Non guardate nessun altro
e non permettetegli di guardare nessun altro.”
È un esempio per far capire. In questo modo, accontenterete il Signore e il Signore sarà soddisfatto di voi. Quando ricevete le sue impressioni, naturalmente il vostro cuore sarà traboccante di devozione e amore.
Cosa vi darà Lui?
Penserete sempre a Lui. Quando incontrate gli altri, parlerete del Signore, o dello sposo, proprio come le mogli che si sono da poco sposate che siedono insieme a parlare dei loro mariti. Accade lo stesso per quelli che sono sulla via di ritorno a Dio. Quando due di loro s’incontrano, parlano di Dio, o di Dio nell’uomo e la loro devozione aumenta e diventa sempre più forte, e con la radiazione traboccheranno dell’amore divino. Questo è un modo di come potete avere la devozione. Ci sono altri modi di cui vi ho già parlato in precedenza.
Dunque, oggi l’argomento è “Come praticare la devozione per il Signore.” In passato, al tempo dei Rishi e al tempo di Soami Shiv Dayal Singh, le persone avevano l’abitudine di guardare negli occhi del Maestro. Si sedevano e guardavano negli occhi del Maestro per pochi minuti e ricevevano il suo sguardo. Questo è il miglior modo per ricevere la radiazione del Maestro. Quando andavo dal mio Maestro (Baba Sawan Singh), Lui diceva: “Bene, siediti con me e parlami.” Così gli parlavo e le persone erano contente.
Dunque, stavo spiegando che in passato i Maestri concedevano ai loro discepoli di sedere davanti a loro e di guardare nei loro occhi. Gli occhi sono le finestre dell’anima. È Dio in Lui che vi guarda. Quando siete ricettivi, ricevete tutte le impressioni. Questo è, penso, il miglior modo. Poi arrivò il momento in cui uno dei discepoli provò a toccare i piedi di Soami Ji, ma non gli fu permesso. Soami Ji disse: “Perché stai facendo questo? Guardami!” Uno dei discepoli che era seduto lì gridò: “O Maestro, perché non ci permetti di farlo?”
Dunque, questo è uno dei nove modi di devozione o bhakti, che è, direi, il più efficace. Naturalmente, quando la devozione è impressa nel cuore, un uomo parla dell’abbondanza del cuore. Canterete sempre le lodi a Dio o a Dio nell’uomo. Quando due discepoli siedono insieme parleranno sempre del Maestro. Quando più persone siedono insieme, la devozione a Dio nell’uomo si fortifica.
Capite ora, come si sviluppa la devozione? Queste cose non sono dette nelle conversazioni ordinarie. Questi sono consigli pratici che si danno ogni mattina. Naturalmente, quando la devozione è impressa nel cuore, parlerete dell’abbondanza del vostro cuore. Quando due discepoli s’incontrano, verrà ricordato Lui e non chi parla. Come due giovani spose parlano dei loro mariti, allo stesso modo due discepoli che sono devoti al Maestro o Dio, parleranno sempre del Maestro o di Dio. Poi naturalmente, il suo amore risplenderà tra loro. Quando parlate del vostro Maestro vi sentirete l’uno più vicino al cuore dell’altro. Quando coloro che sono sulla via parlano di Dio sentiranno più amore. Questa è una relazione che non può essere interrotta nemmeno dopo la morte. Dio ci unisce in una relazione che continua anche dopo aver lasciato il corpo.
Il nostro Maestro (Baba Sawan Singh) ci diceva: “Di tutte le persone che attraversano il fiume, alcune raggiungeranno l’altra sponda prima di altri, ma alla fine tutti s’incontreranno.” Allo stesso modo, quelli che sono iniziati sulla via di ritorno a Dio stanno tutti ritornando a lui. Ma chi arriverà? Colui che fa il bhakti in questo modo. Queste sono le cose che ci consentono di valutare a che punto ci troviamo.
Quindi l’obiettivo più alto della vita umana è conoscere Dio. Non potete conoscere Dio se prima non conoscete voi stessi. Dovete ritirarvi da ogni cosa, dovete rimanere isolati dall’esterno. Questo è il modo più efficace, direi.
Questo è il Pane della Vita del quale Cristo ha detto:
“Io sono il Pane della Vita.
Questo Pane di Vita è venuto dal Cielo.
Coloro che prendono parte a questo
avranno la vita eterna.”
Non è il pane della vita esteriore. Riceverete questo Pane di Vita guardando dalle finestre della vostra anima nelle finestre attraverso le quali il Maestro o il Dio nell’uomo irradia il suo amore. Questa è la via più efficace, solo espressa in parole, attraverso cui realmente ricevete il Pane della Vita. Quando questo avviene, naturalmente sarete felici. Coloro che sono sulla via parleranno solo del Maestro. Canterete sempre le sue lodi, del Dio in lui. Questo poi, è un modo con cui la nostra devozione si sviluppa e si rafforza. Ma il tempo è un fattore necessario, sono necessarie la pazienza e la perseveranza. Non accadrà in un giorno.
Quando questo accade, dimenticherete chi siete. Direte:
“Questo sono io, non sono più io,
questo è Dio che dimora nel mio petto.”
— San Paolo
Il criterio finale è: se ponete la stessa domanda al Maestro e a un discepolo che è in sintonia col Maestro, riceverete la risposta sia dal Maestro che dal discepolo esattamente con le stesse parole. Se il Maestro parla di un discepolo che è a centinaia di miglia, il discepolo sentirà la radiazione che proviene dal Maestro ovunque lui sia. Ho imparato tutto dal mio Maestro semplicemente guardandolo. In tutta la vita, ho posto a lui due o tre domande, non di più. Dunque il Maestro viene in noi, Dio è in lui e viene anche in noi. Molto semplice, non richiede filosofia.
Imparate di più con la radiazione, migliaia di volte di più, che non attraverso le vostre pratiche. I vostri esercizi diventeranno fruttuosi solo quando sarete ricettivi. Se per un momento vi sedete, vi ritirate ed entrate in voi, nessun pensiero esterno interverrà o interferirà.
Questo allora, è il più efficace dei nove modi di fare bhakti. Parlerete di quello che è dentro di voi. Un uomo parla dell’abbondanza del proprio cuore. Quando due sono insieme sulla stessa via, sono traboccanti di amore per Dio, non per amore dell’uno verso l’altro. Il Dio nell’uomo ci unisce in una relazione tale che non s’interrompe mai, nemmeno dopo aver lasciato il corpo. Siamo tutti sulla stessa via.
Dovete valutare quanto vi siete sviluppati. Non è una questione di alto o basso, di ricco o povero. Chiunque fa questo, ottiene questo.
Riferimenti:
(*) Le “nove vie della bhakti o devozione a Dio” sono un riferimento a Navaratnamalika (ghirlanda di nove gemme) – nove composizioni di Syama Sastri che descrivono nove forme di bhakti o devozione:
- sravana (ascolto di testi antichi),
- kirtana (preghiera),
- smarana (ricordare gli insegnamenti dei testi antichi),
- pada-sevana (servizio ai piedi),
- archana (adorazione),
- namaskar o vandana (inchinarsi al divino),
- dasya (servizio al divino),
- sakhyatva (amicizia con il divino) e
- atma-nivedana (abbandono di sé al divino).