20 ottobre 1967 (I Discorsi Del Mattino, Capitolo 5)
Aiuto e protezione sono distribuiti dal Maestro ai suoi seguaci. Proprio come una madre che si prende cura del benessere dei suoi figli. Lei lava il corpo che si è sporcato. Nutre il bambino e controlla che non soffra il freddo o il caldo. Rinuncia alla sua comodità per crescere il suo bambino. Tuttavia, il bambino non sa cosa la madre stia facendo per lui. Anche quando la madre porta in braccio il bambino, sta attenta a non rischiare di farlo cadere. Allo stesso modo, quelli che il Maestro ha preso sotto la sua protezione, sono accuditi come un bambino. Il seguace non immagina nemmeno cosa sta facendo il Maestro per lui, il Maestro non mostra niente. Egli accudisce il suo seguace in ogni modo, per il suo benessere, nutrimento e sviluppo. Si prende cura anche del benessere materiale dei suoi figli; fornisce loro tutte le facilitazioni.
Anche gli effetti delle reazioni del passato possono essere ridotti da una forca a una semplice puntura di spillo, così tanto sgravio è dato. Dunque l’avere un Maestro vivente è una grande benedizione. Come una madre sacrifica tutte le comodità per amore del proprio figlio, anche il Maestro sacrifica tutto per amore dei suoi figli. Anche quando il figlio cresce e si comporta male, la madre si preoccupa che il figlio non abbia fame. Quindi chi viene dal Maestro, riceve una grande benedizione. Anche se il discepolo sbaglia, il Maestro non smette di occuparsi di lui, come il figliol prodigo che il padre non ha mai dimenticato. Il discepolo può lasciare il Maestro ma il Maestro non lo lascia mai. Ricolma i suoi seguaci con il suo pensiero, con la sua vita. Se il figlio lo ricorda, bene, ma è il Maestro che prima lo ama, che lo ricorda. Quando lo ricordate, lui ricorda voi con tutto il suo cuore e la sua anima. Si prende sempre cura del benessere dei suoi seguaci. Lui non è il corpo, è la parola personificata, il Verbo che si è fatto carne. Lui è ovunque. Voi dovete semplicemente andare all’interno e vedere cosa fa per voi. Anche se non siete in grado di cambiare direzione e dirigervi all’interno, lui si prende cura di voi ugualmente.
Le persone di solito vi stanno vicine solo fino a quando raggiungono i loro scopi. Quando li hanno raggiunti vi lasciano. Qualche volta le persone vi lasciano quando siete angosciati, malati, o siete senza soldi, ma il Maestro non vi lascia. Quelli che sono molto devoti ai genitori si prenderanno cura del loro benessere ma nel momento della morte, non li possono aiutare. Pregano che Dio si prenda cura della loro anima, questo è tutto. Ma il Maestro non vi lascia. Anche in quel giorno lui vi accompagna. Quindi dovreste andare ai piedi di un Maestro che è utile qui e oltre, che può aiutarvi qui e nell’aldilà.
Vi racconto di un uomo che abita qui vicino. È un contadino che coltiva meloni. Un giorno stava per raccogliere i meloni maturi e pronti per essere portati al mercato, ma si stava facendo buio e decise di lasciarli lì fino al giorno dopo. Si disse: “È tutto del Maestro, non devo preoccuparmi.” Quella notte arrivarono i ladri, cinque o sei, tagliarono i frutti ma non li portarono via. Cosa era successo? Erano comparse cinque o sei sagome armate di bastoni che li avevano picchiati uno dopo l’altro e fatti scappare. Il giorno dopo il proprietario del campo vide che i meloni erano lì già pronti per essere portati via e si domandò cosa fosse successo. Dopo quattro o cinque giorni i ladri che erano spariti dalla circolazione per la febbre, andarono dal contadino per ammettere di aver sbagliato. Dissero: “Scusaci, siamo noi i ladri.” Allora il contadino rispose: “Non chiedete scusa a me, ma al mio Maestro.”
Il Maestro si prende cura del benessere dei suoi seguaci in ogni modo, esteriormente e interiormente. Un vero seguace vedrà la forma radiante del Maestro (Gurudev) che lo guida nei piani più alti. Se ci sono conti da saldare, dice: “Bene, me ne occuperò.” Il seguace deve concludere tutte le sue azioni dal momento in cui va ai piedi del Maestro. Dunque è una grande benedizione avere un Maestro vivente.
Chi ha un Maestro sta meglio di chi non ce l’ha. Il ferro anche se si arrugginisce, non sarà mangiato dai tarli, mentre il legno lo sarà. Dunque quelle persone che hanno un Maestro non andranno all’inferno. Loro non ci possono andare. Possono ritornare come uomini, poiché il seme seminato in loro non può fiorire che nel corpo umano, ma loro non devono scendere più in basso del livello di uomo. Ma se si realizza questo in questa vita, perché si dovrebbe ritornare? Quindi è una grande benedizione avere un Maestro vivente. Lui ci guida sia qui che dopo. Lui pone fine alle reazioni karmiche del passato, e per questo scopo, dovete andare da un Maestro. I Maestri sono molto sinceri. Dicono: “A cosa serve andare da un Maestro, se un uomo deve soffrire tutte le reazioni del passato!” Se un uomo va ai piedi di un leone non dovrebbe essere al sicuro anche se arriva uno sciacallo che ulula intorno a lui? Dunque l’argomento di oggi è: “Il Maestro si prende cura dei suoi seguaci sia qui che dopo.” Lui non li lascia fino a quando ha condotto l’anima ai piedi del Sat Purusha. Il seguace può andarsene, ma lui non lo abbandonerà mai. In alcune lettere indirizzate al mio Maestro c’era scritto: “Ora io voglio lasciarti.” Il Maestro rispondeva: “Tu puoi lasciarmi, ma io non posso lasciare te.” Anch’io ho ricevuto una o due lettere simili. Ho risposto: “Tu puoi andartene, ma io continuerò a starti vicino.”
Dunque vedete che grande benedizione è l’essere ai piedi di un Maestro vivente, del Dio in lui naturalmente. Quanto fortunati siete. Attraverso la meditazione sviluppate amore per Dio, che è già in voi, naturalmente con la sua grazia. Lui è il primo che ci ama, il nostro amore è solo una conseguenza del suo. Poi non dovrete ritornare nel mondo. Perché? Per che cosa? Se imparate a trascendere nell’aldilà, allora lui si occupa di voi fino a quando vi porta ai piedi del Sat Purusha. Queste cose sono riportate anche nei libri. Maulana Rumi ha detto: “Sedete ai piedi di un Maestro che conosce il qui e il dopo, che può dare aiuto e protezione sia nel mondo fisico che quando andrete nell’aldilà. Tutti gli altri vi lasceranno, ma lui non vi lascerà.”
Cosa ci è necessario? Solo osservare i suoi comandamenti. Se lo amate, bene, lui vi ama. Il vostro amore è reciproco. Lui vi amerà di più se osservate i suoi comandamenti, vi vuole puri. Portate a termine i vostri doveri assoggettandovi al pralabdh karma. Lui non toccherà questo, altrimenti un uomo dovrebbe morire nel momento dell’iniziazione. Le azioni spirituali tracciano la linea entro la quale dovremmo lavorare e ci renderà un collaboratore consapevole del piano divino. Quando comprenderete che lui è colui che agisce, allora chi si farà carico dei frutti delle reazioni del passato? Vi renderete conto che è una grande benedizione avere un Maestro vivente, sia qui che dopo. Noi dobbiamo solo attenerci a quello che dice. Quando siete seduti in una barca, state ben seduti in essa, non saltate fuori. Sarete portati sull’altra riva del fiume. Anche se cadete fuori, verrà fatto ogni sforzo per evitarvi di annegare. Lui non lascia nemmeno quelli che non si attengono a quello che dice. Se il seme di Naam è stato seminato, deve germogliare.
Ogni giorno ricevete qualcosa di nuovo. In realtà c’è già, non è nuovo. Dovete solo ringraziare Dio per la benedizione che state ricevendo. Tutti vi lasceranno, ma nell’ultimo istante lui dirà: “Vieni ti prego, io sono con te.” Anche in questo istante, se lasciate il corpo, lui è con voi.
Chi ha un Maestro sta meglio di chi non ce l’ha. Il ferro anche se si arrugginisce, non sarà mangiato dai tarli, mentre il legno lo sarà. Dunque quelle persone che hanno un Maestro non andranno all’inferno. Loro non ci possono andare. Possono ritornare come uomini, poiché il seme seminato in loro non può fiorire che nel corpo umano, ma loro non devono scendere più in basso del livello di uomo. Ma se si realizza questo in questa vita, perché si dovrebbe ritornare? Quindi è una grande benedizione avere un Maestro vivente. Lui ci guida sia qui che dopo. Lui pone fine alle reazioni karmiche del passato, e per questo scopo, dovete andare da un Maestro. I Maestri sono molto sinceri. Dicono: “A cosa serve andare da un Maestro, se un uomo deve soffrire tutte le reazioni del passato!” Se un uomo va ai piedi di un leone non dovrebbe essere al sicuro anche se arriva uno sciacallo che ulula intorno a lui? Dunque l’argomento di oggi è: “Il Maestro si prende cura dei suoi seguaci sia qui che dopo.” Lui non li lascia fino a quando ha condotto l’anima ai piedi del Sat Purusha. Il seguace può andarsene, ma lui non lo abbandonerà mai. In alcune lettere indirizzate al mio Maestro c’era scritto: “Ora io voglio lasciarti.” Il Maestro rispondeva: “Tu puoi lasciarmi, ma io non posso lasciare te.” Anch’io ho ricevuto una o due lettere simili. Ho risposto: “Tu puoi andartene, ma io continuerò a starti vicino.”
Dunque vedete che grande benedizione è l’essere ai piedi di un Maestro vivente, del Dio in lui naturalmente. Quanto fortunati siete. Attraverso la meditazione sviluppate amore per Dio, che è già in voi, naturalmente con la sua grazia. Lui è il primo che ci ama, il nostro amore è solo una conseguenza del suo. Poi non dovrete ritornare nel mondo. Perché? Per che cosa? Se imparate a trascendere nell’aldilà, allora lui si occupa di voi fino a quando vi porta ai piedi del Sat Purusha. Queste cose sono riportate anche nei libri. Maulana Rumi ha detto: “Sedete ai piedi di un Maestro che conosce il qui e il dopo, che può dare aiuto e protezione sia nel mondo fisico che quando andrete nell’aldilà. Tutti gli altri vi lasceranno, ma lui non vi lascerà.”
Cosa ci è necessario? Solo osservare i suoi comandamenti. Se lo amate, bene, lui vi ama. Il vostro amore è reciproco. Lui vi amerà di più se osservate i suoi comandamenti, vi vuole puri. Portate a termine i vostri doveri assoggettandovi al pralabdh karma. Lui non toccherà questo, altrimenti un uomo dovrebbe morire nel momento dell’iniziazione. Le azioni spirituali tracciano la linea entro la quale dovremmo lavorare e ci renderà un collaboratore consapevole del piano divino. Quando comprenderete che lui è colui che agisce, allora chi si farà carico dei frutti delle reazioni del passato? Vi renderete conto che è una grande benedizione avere un Maestro vivente, sia qui che dopo. Noi dobbiamo solo attenerci a quello che dice. Quando siete seduti in una barca, state ben seduti in essa, non saltate fuori. Sarete portati sull’altra riva del fiume. Anche se cadete fuori, verrà fatto ogni sforzo per evitarvi di annegare. Lui non lascia nemmeno quelli che non si attengono a quello che dice. Se il seme di Naam è stato seminato, deve germogliare.
Ogni giorno ricevete qualcosa di nuovo. In realtà c’è già, non è nuovo. Dovete solo ringraziare Dio per la benedizione che state ricevendo. Tutti vi lasceranno, ma nell’ultimo istante lui dirà: “Vieni ti prego, io sono con te.” Anche in questo istante, se lasciate il corpo, lui è con voi.