La Vera Preghiera

8 novembre 1968 (I Discorsi Del Mattino, Capitolo 39)

Video: True Prayerin inglese, di Sant Kirpal Singh (17:12)

Definiamo oggi il concetto di preghiera, cos’è e come dev’essere fatta. Prima di tutto, dobbiamo pregare qualcuno in cui riponiamo piena fiducia che possa darci quello che desideriamo. Secondo, bisogna essere anche fiduciosi che lui abbia la capacità di darcelo. Dovremmo prima essere pienamente convinti che c’è un Dio, o che c’è un guru, o che esista qualcuno che ascolterà la nostra preghiera.

Quale tipo di preghiera avrà successo?

Primo, dovremmo chiedere al nostro cuore cosa vuole. Non consiste solo in cosa diciamo con la bocca o cosa pensiamo nella testa. Qualche volta vogliamo qualcosa e pensiamo che sarà buono per noi, ma il cuore vuole qualcos’altro. Non c’è unità. Dovrebbe esserci unione tra il cuore, la lingua e la testa. La preghiera che proviene dal cuore e viene espressa dalla bocca e nella quale abbiamo piena fiducia a livello intellettuale, sarà ascoltata.

Cristo ha detto che se pregate Dio, potete avere una risposta, ma c’è qualche dubbio. Se chiederete a Dio nel mio nome, sono maggiori le possibilità che vi ascolti, ma se chiedete a me, avrete quello che volete.

Cosa significa?

Se pregate Dio e non avete fiducia che esista, o che abbia la piena competenza di soddisfare la vostra preghiera, allora questa preghiera come può essere ascoltata? Inoltre questa preghiera dovrebbe scaturire dal cuore e dalla testa e la bocca dovrebbe esprimere la stessa cosa. Se queste parti non saranno diverse, questa preghiera sarà ascoltata.

Dunque quando Cristo dice: “se pregate Dio, forse Dio può darvi quello che volete, se pregate Dio in mio nome, le vostre possibilità saranno migliori,” mette ancora di più in rilievo il fatto che una preghiera diretta a lui dovrebbe essere ascoltata. Chi pregava Cristo quando era su questa terra, era pienamente fiducioso che Cristo esisteva perché lo aveva visto. Per lo stesso motivo, poteva essere pienamente fiducioso della sua competenza.

Così se abbiamo piena convinzione, piena fede nel Maestro e nella sua competenza, e lo preghiamo dal cuore, la nostra preghiera sarà ascoltata. I Maestri che sono venuti in passato hanno detto che se noi offrissimo una preghiera così, Dio ci afferrerebbe con la mano e direbbe: “Bene figlio, dimmi cosa vuoi.” Mi seguite? Dio ascolterà questa preghiera poiché vede che il cuore, la bocca e la testa sono in accordo, e che avete piena fiducia che Lui abbia la competenza di concederla.

Qualche volta succede che un figlio insiste nell’avere qualcosa che è velenoso, sebbene sia ricoperto di zucchero. In questo caso, cosa farà la madre al bambino? All’insistenza del bambino, lei può dire: “Bene figlio, te lo darò, stanne certo”, ma non glielo darà ancora. Qualche volta quello che chiedete alla fine non è nel vostro interesse e il padre non ve lo darà. Per cosa dovremmo pregare? Qualche volta preghiamo per certe cose e quando le riceviamo ci pentiamo. Poi preghiamo Dio di portarle via. Ma se voi pregate (la miglior preghiera è sempre rivolta al Maestro), “O Dio, dacci quello che è fondamentale per il nostro bene”, questa è la preghiera ideale e ve lo darà. Lui sa cosa è meglio per voi, ma non vi darà nessun veleno, ricordatelo!

Alcune persone sono ricche, altre sono povere. Alcune hanno una vita breve mentre altre vivono a lungo. Alcune sono felici, altre vivono nel dolore. Questo è tutto dovuto alla reazione dei karma del passato e non può essere evitato. Preghiamo sempre Dio per le cose di questo mondo, ma perché non preghiamo dicendo: “O Dio, vogliamo incontrarti, vieni a noi e trascinaci a te.” Il Maestro è il mezzo, Dio parla attraverso di lui. Se pregate il Maestro, qualunque cosa sia veramente per il vostro bene vi sarà dato. La preghiera che proviene dal cuore ed è espressa attraverso la testa e la bocca sarà ascoltata. Quando pregate, dovreste ritirarvi nella vostra stanza e pregare da soli.

Se avete piena fiducia nella preghiera e nell’esistenza dell’Uno che voi pregate e nella sua competenza, e questa preghiera esce dal cuore, naturalmente sarà ascoltata. Per esempio, c’è una storia che riguarda quattro forme di devozione che le mogli hanno verso i loro mariti.

La prima è legata ad altri uomini anche se esteriormente sembra essere pienamente devota al marito. Sinceramente parlando, le mogli e i mariti dovrebbero essere come un’anima che lavora in due corpi. Noi siamo come la donna che esteriormente è fedele a suo marito ma pensa sempre ad altri. Non siamo convinti, non siamo completamente e solamente devoti a Dio o al Maestro.

Alcune mogli sono fedeli, ma vogliono qualcosa in cambio. Questo genere di devozione è la seconda categoria. Se lei non riceve quello che vuole, si offende.

Il terzo tipo di moglie se vuole qualcosa pregherà il marito, ma sia che lui dia o meno, lei rimane devota a lui.

Ma il quarto e più alto genere di moglie devota penserà: “Bene, mio marito conosce la mia condizione, mi vede tutti i giorni e baderà ai miei bisogni. Se sono accettata da lui con questi abiti stracciati, allora cosa posso volere di più?” Questa è la più alta forma di un’anima devota. Se siamo ricchi o poveri, felici o nel dolore, Lui vede il nostro destino. Siamo tutti suoi figli dopo tutto, no? Dunque questa è la più alta forma di devozione.

Potete anche mettere davanti a Lui quello che volete, non risentitevi se non soddisfa la vostra preghiera. Tutto dipende dalla devozione, e ci sono molti tipi, e vi ho già fatto l’esempio di questo. Queste sono cose da praticare, a cui attenersi. I libri fanno un riferimento ad esse, ma non in modo così chiaro come vi sto spiegando ora. Ci sono anche diversi gradi di santi. Il genere più alto è come la moglie che non chiede niente al marito, ma è completamente sicura che lui baderà ai suoi bisogni. Ora dovreste valutare dove siete.

Una notte, ero seduto col mio Maestro (Baba Sawan Singh) ed era presente anche il Dr. Julian Johnson, erano circa le dieci di un giorno d’inverno. Johnson fece una domanda al Maestro. Chiese: “È necessario pregare?” Il Maestro rispose: “Il lavoro del discepolo è la preghiera, ma per le cose più alte, non per le cose terrene.” Se un discepolo non è perfetto, chiede, vuole qualcosa dal Maestro. Quando ci sediamo per pregare, semplicemente ci sediamo come un atleta, come un acrobata, e pensiamo che dobbiamo salire grazie alla nostra forza. Questo non è il modo.

Dovete sedere in modo umile e pregare: “O Dio, aiutami. O Maestro aiutami — sono alla tua porta, per favore innalzami.” Sedere alla porta, aspettare e riporre in Lui tutte le speranze, questo tipo di preghiera vi aiuterà. Riceverete una spinta. Supponete di stare sulla porta dicendo: “Entra per favore,” ma non vi spostate dalla porta. Allora Lui come può entrare?

Queste sono cose da capire bene e alle quali attenersi. Forse la maggior parte di voi le comprende, ma si attiene ad esse? Questo è il punto. Dunque questo tipo di preghiera vi aiuterà. Lui è vostro padre e voi siete i suoi figli. Anche Dio nel Maestro è vostro padre. Dovreste andare direttamente a Lui, senza riserve, proprio come un bambino.

Cristo ha detto:

“Lasciate che i bambini vengano a me,
perché di essi è il regno dei cieli.”

Quando sedete in preghiera, ritiratevi dall’esterno e abbiate piena fiducia, pieno convincimento nella sua competenza. Semplicemente pregate e aspettate. Se pregate dicendo: “Per favore entra”, ma non vi togliete dalla porta, qual è il senso di questa preghiera! Non importa a quale religione appartenete. Questo non ha niente a che vedere con le religioni. Questo è qualcosa da farsi in modo pratico.

Se volete essere ammessi alla Sua porta, allora pregate con l’attenzione fissata in un unico punto, in cui dimenticate il mondo, e nel modo che vi ho appena detto. Se vi attenete a questo, la vostra preghiera avrà successo.

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