27 ottobre 1967 (I Discorsi Del Mattino, Capitolo 9)
L’amore può essere sviluppato in molti modi, ma il modo più efficace consiste nel guardare il Maestro, guardarlo direttamente negli occhi. Gli occhi sono le finestre dell’anima. Il Maestro interiormente è sempre al centro dell’occhio, così quando parlate con lui dovreste sempre essere attenti lì. Anche lui è attento quando dialoga e l’anima comunica all’anima. Il Maestro dà lezioni attraverso gli occhi senza parlare. Egli è traboccante d’amore e inebriato di Dio e la radiazione passa intensamente attraverso i suoi occhi. Chi è concentrato sui suoi occhi riceve un impulso in base alla propria ricettività. Ci sono anche altri modi, ma questo è il più efficace.
È questo il modo di partecipare al Satsang per ottenere pieno beneficio. Quando vi recate nel luogo del Satsang, dimenticate la vostra casa. Quando andate lì e sedete, dimenticate tutti gli altri. Dimenticherete persino il corpo stesso. State semplicemente concentrati negli occhi del Maestro. Dimenticherete il vostro corpo perché gli occhi sono le finestre dell’anima e l’anima irradia i suoi effetti attraverso gli occhi. Questo è il modo più efficace di sviluppare amore. Ci sono altri mezzi, per esempio essere in compagnia delle persone che sono traboccanti d’amore per il loro Guru. Quando due discepoli siedono insieme, il loro amore per il Maestro divamperà.
Quando vi capita di andare dal Maestro, riponete l’attenzione solo nei suoi occhi perché essendo lui colmo di amore e di ebbrezza per Dio, questo arriva direttamente a voi. Quello che le parole non possono esprimere, può essere espresso dai suoi occhi grazie al traboccante amore che c’è in lui. Queste impressioni entrano nel cuore e ovunque voi siete, godrete di questa dolcezza. Questo è come si sviluppa l’amore.
Chi lo dà? È lui il primo che ci ama. È la madre la prima che ama il bambino. L’amore del bambino è solo reciproco. La domanda che poi si pone è come mantenere questo amore. Non dovremmo comportarci come uomini d’affari. Qualche volta vogliamo questa o quella cosa del mondo. Dovremmo completamente amare il Maestro per amore del Maestro. È questo il modo per mantenere questo amore.
Quale tipo di amore è richiesto? Dovremmo avere sempre un amore rispettoso. Qualche volta per amore oltrepassiamo i nostri limiti. Qualche volta cerchiamo solo di metterci in competizione col Maestro. Beh, il re è il re e il ministro è il ministro. Il re può dare al ministro una buona posizione e persino farlo sedere accanto a sé. Tuttavia il ministro dovrebbe tener presente che è un ministro, non il re. Per fraintendimento qualche volta oltrepassiamo i confini dell’amore. Il re non dirà nulla ma vedrà che il ministro non è rispettoso.
Vi racconto un episodio della storia di Humayun, un grande re dell’India. Aveva un servo, di nome Ayaz, che amava più di tutti. I suoi ministri si rivolsero a lui e dissero: “È molto strano, ami il tuo servo al punto da non amare noi. Perché?” Il re rispose: “Il mio servo mi considera il re.” I suoi ministri allora dissero: “Non ti consideriamo anche noi il re?” “No, affatto.” Replicò il re.
Un giorno, il re mandò a prendere nella stanza del tesoro una coppa tempestata di pietre preziose. Era una costosissima coppa, la più preziosa di tutti i suoi tesori. Il re la mise davanti a sé e chiese a ognuno dei suoi ministri di romperla. Ordinò loro di romperla. Ogni ministro disse: “O re, questa è la cosa più preziosa, una delle meraviglie del mondo, non dovrebbe essere rotta.” Uno dopo l’altro, tutti i ministri si rifiutarono di rompere la coppa. Il re allora chiamò il suo servo e gli disse: “Rompila!” Senza alcuna esitazione, il servo prese un bastone in mano e ruppe la coppa. A quel punto il re disse al servo: “Non sai che hai rotto un preziosissimo tesoro?” Il servo rispose: “O re, questa coppa non ha alcun valore paragonata al tuo ordine.”
Mi seguite? Tacita obbedienza e amore riverente fruttano più di ogni altra disciplina. Potete avere altri apprezzamenti, altri riconoscimenti, ma se non rimanete un ministro, perderete tutto. Lui potrebbe anche darvi lo scettro, tuttavia nel cuore dovreste rimanere un ministro.
Una volta ho scritto al mio Maestro e l’ho implorato per amore (è il Maestro che può dare amore; è lui che per primo ci ama), ma era un amore riverente. Ricevette questa lettera e se la portò al petto dicendo: “Io voglio amore, ma dev’essere essere un amore riverente.”
Sono questi gli insegnamenti che qui si danno. Come può essere sviluppato l’amore; come può essere mantenuto, chi lo dà, e che genere di amore dovrebbe essere. Dovrebbe essere sempre in modo ossequioso. Dio è amore. L’amore è innato nell’anima e la via di ritorno a Dio passa anche attraverso l’amore. Tutte le azioni per essere ubbidienti e le altre cose sono i simboli del rispetto che avete nel cuore. Più vi sviluppate in questo modo meglio è, e come vi ho detto, il modo più efficace è attraverso gli occhi. Uno sguardo pieno d’amore del Maestro andrà nel più profondo del vostro cuore e lo ricorderete per tutta la vita; non potrete dimenticarlo.
Questi dettagli non si trovano nei libri, sono cose pratiche che s’imparano da un uomo pratico. Se li avete recepiti, bene, come vi ho detto l’altro giorno, vi distoglierete dal mondo, il vostro cuore sarà distaccato. Si ottiene la vera rinuncia quando si è completamente e solamente connessi all’Uno. Quell’amore che non può essere comunicato a parole, è espresso attraverso gli occhi di colui Che dà agli occhi di colui che riceve e va nel più profondo del cuore. Questo è il significato di queste piccole conversazioni. Dobbiamo capire e vedere, scoprire a che punto ci troviamo.