22 gennaio 1968 (I Discorsi Del Mattino, Capitolo 30)
Se desiderate avere una formazione, la trovate solo nelle scuole o nei collegi. Se avete bisogno di qualche medicina, andate all’ospedale. Allo stesso modo, quando volete vestirvi, andate dal venditore di stoffe. Se desiderate trovare Dio, allora dovete andare da un vero Santo o Maestro.
Cos’è un Maestro? Egli è la parola fattasi carne, che dimora tra noi.
Dio è ovunque, ma si è rivelato nel Maestro. La compagnia del Sat è chiamata Satsang. Sat è l’immutabile permanenza. È sempre esistita. La nostra anima quando si spoglia dalla mente, dalla materia e dai sensi attraverso il processo di autoanalisi conosce la forza che controlla che è già in noi e ci controlla nel corpo.
Questa forza che controlla, Dio, è in ciascuno di noi. Ma le nostre anime sono così tanto identificate con la mente e i sensi, che abbiamo dimenticato noi stessi e dimenticato il sé superiore o Dio. Dunque se c’è un’anima, che ha conosciuto sé stessa con l’autoanalisi, col risalire al di sopra della consapevolezza del corpo, vede Dio così come io vedo voi e voi vedete me. Una persona così è chiamata Maestro o Santo. Ovunque egli vada, ci sarà radiazione. La radiazione proviene da ogni poro del suo corpo ma il posto speciale dove si manifesta sono gli occhi.
Gli occhi sono le finestre dell’anima.
La sua anima è inebriata di amore per Dio e se voi guardate nei suoi occhi, riceverete la radiazione.
Per trarre pieno beneficio dalla compagnia di un Santo, dovete voi stessi essere puri. Quando siete nel luogo dove è seduto un Maestro, dovreste dimenticare tutto. Dimenticate l’ambiente circostante e chi è seduto vicino a voi. Siate solo pienamente attenti agli occhi del Maestro, perché là agisce la sua anima. Dovete diventare ricettivi per trarre il pieno beneficio dalla compagnia di un Santo.
Quelli che si avvicinano al Maestro ma la loro mente, come dire, si rigira agitata da un posto all’altro, e fremono e costantemente si sentono inquieti, non possono sviluppare ricettività. Non possono ricevere il pieno beneficio della radiazione che proviene dal Maestro attraverso tutto il suo corpo e soprattutto attraverso gli occhi. Potete ottenere questo beneficio anche quando sedete a migliaia di miglia.
Attraverso la radio, sentite cosa sta dicendo un uomo da molto lontano. Attraverso la televisione, vedete anche chi sta parlando. Il Verbo è ovunque. Il Verbo o Naam o Shabda sono tutte la stessa cosa. Dunque la vibrazione di un uomo nel quale il Verbo si rivela si diffonde in tutto il mondo. Quelli che diventano ricettivi, fermando la mente e l’intelletto, traggono pieno beneficio.
Kabir ha detto:
“Se il Maestro risiede a migliaia di miglia dall’altra parte dell’oceano
e il discepolo risiede da questa parte,
dovrebbe solo dirigere la sua attenzione al Maestro.”
Il Verbo è ovunque, perciò dovete solo diventare ricettivi. Se diventate ricettivi, ricaverete pieno beneficio dal Satsang. Se volete trovare Dio, allora andate nel posto dove è seduto un Maestro. Non permettete che ci sia alcuna interferenza tra voi e il Maestro, nemmeno il suo corpo. Se tenete tutta la vostra attenzione negli occhi del Maestro riceverete piena radiazione e sarete inebriati di una gioia contagiosa. Questo è il modo più rapido e più facile per trarre pieno beneficio dalla compagnia di un Santo.
Quando diventate ricettivi, riceverete un’ebbrezza più alta. Il mondo sarà dimenticato. Quando diventate ricettivi otterrete maggior piacere, più gioia dall’aldilà rispetto alle cose esteriori. Siamo esseri consapevoli e dovremmo diventare ricettivi o entrare in contatto con il Verbo o Naam, che si esprime esteriormente in luce e suono. Più entrate in contatto con il Verbo o Naam, avrete più gioia e piacere che da qualunque cosa esteriore. La mente si fermerà.
Le upanishad dicono:
“Cos’è quella cosa che, possedendola, non vi fa più avere bisogno d’altro?”
È l’entrare in contatto con la luce e il principio del suono, con il Verbo fattosi carne. Dunque, la compagnia di colui che è il Verbo fattosi carne si chiama Satsang. Lì potete trovare la radiazione di Dio e potete riceverla anche da mille miglia se diventate ricettivi.
Ecco perché Maulana Rumi ha detto:
“Se avete solo venti minuti per sedere vicino ad un Santo,
il beneficio che ricaverete da questo breve
momento non può essere ottenuto con migliaia di anni di penitenza.”
Quando il fuoco sta bruciando, siediti vicino. Quando il fuoco divampa, tutto è bruciato (significa: è molto più efficace e più facile far bruciare i nostri peccati con la compagnia del Maestro che con la pratica della penitenza). Quando il Verbo si rivela in qualche parte e voi diventate ricettivi ad esso, la vostra mente si fermerà. Potete rispecchiare il vostro sé in essa e potete anche rispecchiare Dio in voi.
La sola cosa che sta sulla via tra Dio e voi è la mente. Non dovete mettere niente di esteriore. È già lì. Quando le onde turbolenti della mente sono ferme potete vedere la vostra vera faccia in essa. Capite ora come trarre pieno beneficio dalla compagnia del Maestro?
Dio non si trova nei libri, in essi trovate solo affermazioni su di lui. Nemmeno può essere trovato nei templi di pietra costruiti dalla mano dell’uomo. In essi ci riuniamo solo per pregare Dio, o per ringraziarlo per tutto quello che ci ha dato. Egli risiede in noi.
Il corpo è il vero tempio di Dio.
Quando avete capito questo, allora dove andrete a cercarlo?
Primo al vostro interno. Ritiratevi dall’esterno. Ritiratevi dalla mente e dai sensi e salite alla sede dell’anima dietro gli occhi. Quando vi concentrate qui, il vostro occhio interiore sarà aperto per vedere Dio in voi. Ma potete avere la sua radiazione dove egli si è rivelato. Sedendo vicino al corpo umano dove Dio si rivela, anche per poco tempo, otterrete più rapidamente i risultati. Ecco perché tutte le scritture hanno parlato con grande rispetto del Satsang o della compagnia di un Santo. Grazie alla radiazione lo sviluppo è accelerato.
La stessa forza di Dio è in voi ma non è sveglia. Si risveglierà nel momento dell’iniziazione e sarà aumentata dalla radiazione del Maestro. Ecco perché si dice che un’intensa occhiata di un Maestro rivolto alla vostra anima dall’esterno può sollevarvi nel vostro sé e farvi vedere la luce di Dio in voi. Uno sguardo fluente di grazia del Maestro è sufficiente. Questo vi darà una spinta. Ecco perché si dice:
“Cercate la compagnia di un Santo, più ricevete meglio è.”
Più ricettivi diventate col sedere vicino a lui, più beneficio traete. L’andare e venire semplicemente non funzionerà. È la ricettività che vi dà un notevole beneficio. Più tempo potete passare in compagnia di un Santo, meglio è, ma anche se non siete direttamente in compagnia di un Santo, sviluppando la ricettività potete trarre beneficio dal sedere nella vostra stanza, anche se lontano. Questa ricettività si sviluppa anche a distanza di migliaia di miglia solo se eliminate ogni cosa tra voi e il Maestro.
Non ci dovrebbe essere nulla tra voi e il Maestro, né cose terrene né il corpo né la mente. Semplicemente sedete dolcemente e svilupperete ricettività. Naturalmente non si può sottovalutare il valore della compagnia diretta del Maestro. Più diventate ricettivi a lui, maggior beneficio potete trarre e potete svilupparlo anche in un posto lontano. Solo quando avrete sviluppato ricettività sarete in grado di trarre più beneficio anche da lontano.
Quando siete faccia a faccia con lui la ricevete direttamente, e naturalmente questo vi darà forza. Se sviluppate ricettività, poi potete avere lo stesso beneficio a migliaia di miglia.
Quando le persone fanno domanda per l’iniziazione semplicemente autorizzo e dò istruzioni al rappresentante: “Bene, fallo sedere.” L’uomo al quale è data la seduta riceve la stessa esperienza come se fosse direttamente in contatto. Questo è stato il lavoro dello Shabda o Verbo che è ovunque.
Dunque penso che apprezzerete il fatto di poter trarre più beneficio diventando ricettivi. Più tempo siete in contatto diretto meglio è. Se no, poiché non è possibile avere questo 24 ore al giorno, allora sviluppate ricettività sedendo nelle vostre stanze. Una volta che questa è sviluppata, allora potete andare ovunque e averla ancora.
Dunque, il Verbo è diffuso ovunque.
Esso vibra attraverso l’universo
e specialmente è concentrato nel Verbo incarnato.
La vibrazione che proviene da lui vibra anche attraverso l’universo. È solo questione di diventare ricettivi. In questo modo, non fa differenza se un uomo è seduto qui o lontano. Si tratta solo di diventare attenti, ricettivi al Verbo o allo Shabda che pervade ogni cosa. Dove si manifesta vibra e questa vibrazione attraversa il mondo.
Capite ora chi è il Maestro veramente? Tutte le scritture hanno parlato di questi Maestri.