Cos’è l’amore?

25 gennaio 1968 (I Discorsi Del Mattino, Capitolo 33)

Cos’è l’amore? Tutti dicono di amare Dio, di amare il Maestro, ma cos’è l’amore? L’amore è il frutto di un albero. È la meta suprema, che si sviluppa e cresce in noi. Dovremmo amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la forza. Avete un cuore o ne avete due?

Il cuore è solo uno, e possiamo darlo solo a qualcuno che amiamo. Se date il vostro cuore a qualcuno, poi cosa vi rimane? Penserete nel modo in cui egli pensa, non a vostro modo. Questa è la meta suprema.

Lord Krishna ha detto:

“O mio discepolo, il cuore è solo uno,
e Lord Krishna l’ha portato con sé.”

Se il vostro cuore è già stato dato a Dio nell’uomo, allora non rimane niente da dare separatamente a Dio. Così per prima cosa, il nostro cuore dovrebbe essere intero, non a pezzi. Solo quando è intero può essere dato.

Una volta il nostro Maestro (Baba Sawan Singh) stava facendo un discorso e diceva: “Bene, se voi potete dare il vostro cuore, potete andare dritti in paradiso.” Un uomo si alzò e disse: “Beh, io do il mio cuore.” Il Maestro gli chiese: “Hai controllato il tuo cuore?” — “No” rispose l’uomo. “Allora come puoi darlo?” disse il Maestro. Potete solo dare qualcosa che è sotto il vostro controllo, che è in vostro possesso.

Il cuore è condizionato dai sensi qui, là e ovunque. Se non è concentrato, come potete darlo? Non avete nessun controllo sul vostro cuore. È trascinato via in tanti modi.

Stavo parlando dell’amore. L’amore è il frutto più importante di un albero. Noi desideriamo, amiamo avere qualcosa, ma questo è solo un desiderio. Il cuore si dona solo quando lo ritirate da tutte le cose esteriori ed è sotto il vostro controllo.

Quindi ci sono passi che conducono a questo controllo. Ciò che si dice è solo — “Desidero, preferisco, è stato fatto così o colà” — ma non è ancora fatto. Dunque, ci sono passi che conducono a questo e il primo passo è: “Se mi amate, seguite i miei comandamenti.”

Quali sono questi comandamenti?

“Ama il tuo Dio, con tutto il tuo cuore,
con tutta la tua anima, con tutta la tua forza.”
— Luca 10:27

C’è la parola “cuore”. Con tutto il tuo cuore, non con un cuore che è tagliato a pezzi. Dunque, fate in modo che sia intero, prima di tutto. Amate Dio con affetto, con pensieri speranzosi, si può dire. Dunque, l’ABC incomincia dal “Prestate attenzione ai miei comandamenti.” Per esempio, nell’ovest, quando il poliziotto di turno dice: “stop”, le persone si fermano. L’ho visto quando ero là. Se il Maestro o qualcuno che voi amate dice: “stop”, allora fermatevi, non fate nessun altro passo.

Ma voi seguite i suoi comandamenti? No, allora dov’è il vostro amore? Inseguite con ardore l’amore, vi illudete di amare, ma non avete ancora l’amore. Non avete posato la prima pietra del palazzo dell’amore.

Le fondamenta iniziano quando vi attenete ai suoi comandamenti. Allora lui dice: “Bene, dedicatevi regolarmente alla meditazione. Eliminate giorno dopo giorno tutte le imperfezioni in voi.” Dite che non avete tempo per tenere il diario. Non avete ancora iniziato e già volete parlare di amore.

Poi, se desiderate pensare a qualcuno, amare qualcuno, starete sempre pensando a lui. È stato raccontato di Majnu (che era molto innamorato di Laila) che una volta era stato visto accarezzare le zampe di un cane. Le persone gli chiesero: “Cosa stai facendo, sei impazzito?” — “No, no” rispose, “Ho visto qualche volta questo cane camminare sulla strada della mia Laila, che amo.”

Se amate qualcuno per amore del Maestro, o per amore di Dio, questo è un segno che state crescendo nell’amore per il vostro amato, per il vostro Maestro. Queste sono le pietre per le fondamenta, non è ancora amore, ricordatevelo! L’amore è donato dal vostro cuore. Il cuore è uno e quando è donato a qualcuno, poi cosa resta?

Maulana Rumi ha detto:

“Quando avete accettato il vostro Maestro una volta per tutte,
sia il Profeta che Dio sono in lui.”

Così il nostro rispetto va a Dio non appena abbiamo dato il nostro cuore dove Egli si manifesta. Come vi ho detto all’inizio, l’amore è il frutto di un albero. All’inizio partiamo con pensieri desiderosi di amore, per avere qualcosa dal metodo di discernimento, o col leggere le scritture.

Chi dovremmo amare? L’anima dovrebbe amare Dio, in quanto un’entità consapevole deve andare alla consapevolezza superiore. Questo è naturale. È stata però legata alle cose esteriori del mondo e il risultato è che noi veniamo e andiamo dove siamo legati. Ognuno è convinto, dal proprio livello di pensiero, di amare Dio. Noi non abbiamo visto Dio, ma Egli si manifesta in un corpo umano. Se diciamo di amarlo, allora la nostra pietra di fondazione sarà posta nell’attenersi ai suoi comandamenti, prima di tutto.

Secondo, se amiamo qualcuno, poi ameremo anche quelli che vanno da lui. Noi critichiamo, qualche volta litighiamo anche con quelli che sono sulla nostra stessa via. Allora dov’è il nostro amore per il Maestro?

Queste sono le pietre fondamentali, ma ci sono ulteriori passi. Quando crescete nell’amore per Dio o per Dio nell’uomo (sono entrambi lo stesso) naturalmente lo amerete ardentemente, non potrete dimenticarlo. Desidererete avere la compagnia di qualcuno che ha esperienza di prima mano di lui, o di chi è stato con lui.

Poi desidererete essere vicino a lui, il più vicino possibile. Se non siete lì, ma sentite qualcuno che parla di lui, il vostro cuore diventa pieno e trabocca attraverso i vostri occhi. Questo è sintomo che state crescendo nell’amore per lui. Questi sono i fiori che annunciano la comparsa dei frutti.

Se si aspetta la pioggia, prima arriveranno le nuvole. Se non ci sono nuvole, non pioverà. Se non ci sono i fiori non ci saranno i frutti. Quindi per sviluppare questo amore, dobbiamo prima ubbidire ai suoi comandamenti, secondo eliminare tutte le imperfezioni e terzo dedicare tempo agli esercizi spirituali.

Dovreste anche avere la compagnia di qualcuno che vi ricorda il vostro obiettivo. Evitate di frequentare coloro che quando siete in loro compagnia, voi vi legate al mondo o dimenticate lui. Se non potete avere la compagnia di quelli che vi possono aiutare a ricordare lui, allora è meglio vivere da soli. Vivete con il Maestro che parla attraverso i libri, attraverso le scritture. Starete meglio.

Un altro segnale che nel vostro amore siete attratti da lui, è che sentirete la separazione. Desidererete ardentemente vederlo. Quando sentite parlare di lui, il vostro cuore si riempirà e le lacrime scorreranno sulle guance. Questi sono i segnali per capire che il frutto sta maturando. Queste cose sono i fiori. Alla fine, quando viene il frutto, voi siete per il Maestro e il Maestro è per voi. Questi sono i passi e ora dovete verificare dove siete.

Non dovremmo ascoltare niente che non sia in accordo con le scritture, che non sia in conformità con quello che Dio dice, anche se contro qualsiasi propaganda che può essere portata avanti. Mi seguite? Diciamo di amare Dio, amiamo il nostro Maestro. Questo è bene, ma dove sono i segnali esteriori? Come inizia?

L’amore è donare il proprio cuore una volta e per sempre. Non può essere ripreso e dato a qualcun altro. Possiamo dare il nostro cuore solo quando è sotto il nostro controllo, altrimenti non possiamo donarlo. Possiamo solo avere pensieri desiderosi di controllo. Direi che è qualcosa di molto pratico attraverso cui dobbiamo passare. Roma non è stata costruita in un giorno. L’amore si sviluppa in diretta compagnia del Maestro o indirettamente quando diventate ricettivi, anche a migliaia di miglia.

Verrà il momento in cui direte: “Chi sta vivendo in questo corpo? Sono io?” Dimenticherete voi stessi, vedrete che c’è il Maestro. Quando chiuderete le vostre mani, saranno le mani del Maestro, non le vostre. Dunque, l’amore è il frutto principale della vostra meta. Ecco perché San Paolo ha detto: “Dio è amore e l’amore è Dio.” Non siamo andati in profondità di “Cos’è l’amore?” Tutti parlano dell’amore, ma in realtà dove siamo? Se un uomo dice di amare Dio ma odia i suoi fratelli, questo non è amore.

Credo che Cristo una volta abbia detto che . . .

“Se non amate i vostri fratelli,
come potete amare Dio che non avete visto?”
— 1 Giovanni 4:20

Se non provate amore per quelli che vedete, come potete provare amore per chi non avete visto? Seguite il mio punto? Questo lo possiamo vedere. Un uomo può fare un’autoanalisi e vedere da sé. Io so cosa sto facendo per me stesso per la vita dopo questa vita. Tutti possono saperlo se semplicemente bussano all’interno. Possono chiarirsi e vedere, come un giudice severo, dove si trovano. Possiamo dire coraggiosamente: “Amo il mio Maestro, amo il mio Dio?” Questo obiettivo è richiesto ovunque, nelle case, nelle società, nelle nazioni, in tutto il mondo.

Quello che vi sto spiegando sono i diversi aspetti dell’amore. Ieri era un aspetto, il giorno prima un altro, oggi ho messo in evidenza un altro aspetto ancora. Quindi da oggi, dovreste verificare a che punto vi trovate. State veramente amando Dio? Siete realmente sulla via? Se è così, allora va bene. Potete verificare meglio nelle vostre azioni, non nei discorsi. Come vi ho detto, l’ABC comincia dall’attenersi ai suoi comandamenti.

Questi sono gli indizi che mostrano che state iniziando ad amare Dio o il Maestro. Tutto questo comincia con l’attenersi ai suoi comandamenti. “Se mi amate, seguite i miei comandamenti.” ha detto Cristo. In realtà, il vostro amore sta nel fatto che dovete essere al servizio degli altri.

Quelli che amano Dio e odiano i loro fratelli e altri della sua creazione, come possono amarlo? Queste sono semplicemente parole. Andate in profondità e scoprite a che punto vi trovate. L’amarsi l’un l’altro, il sacrificare sé stessi per gli altri, questa è la prima cosa da mostrare.

Dovete amare tutti quelli che vengono, siano essi discepoli o meno. Questo è l’inizio del crescere nell’amore. Solo il pensarlo non vi aiuterà. Dovete metterlo in pratica. Dovete vivere in questo modo. Qualcuno pensa che servendo il Maestro, creerà un paradiso per sé stesso, ma si può creare il paradiso proprio qui vivendo umilmente, semplicemente, amorevolmente ai piedi del Maestro.

Kabir una volta ha detto:

“Sono andato alla casa di mio Padre e ho scoperto che non era lì.
Ho capito che stava vivendo con i Santi qui sulla terra.”

Potete creare il paradiso sulla terra. Questo è ciò che si intende con: “Che il tuo Regno venga in terra.” Può venire solo se vivete in questo modo. Ora decidete, entrando nel vostro cuore, dove stare. Non serve il vantarsi, dovete dimostrarlo con le azioni. Questi sono piccoli dettagli, che non vengono riportati nei libri.

Molte cose sono scritte dall’attenzione. Le parole date con l’attenzione possono arrivare al cuore. Un libro vivente vi aiuterà, e il Maestro è un libro vivente. Quelli che sono stati scelti sono fortunati. Essi dovrebbero dimostrare di essere degni di essere stati scelti. Non dovete desiderare di lasciare il paradiso ai piedi del Maestro e andare in un altro paradiso più in alto. Dio risiede nella compagnia di un Santo.

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