2 novembre 1967 (I Discorsi Del Mattino, Capitolo 14)
Tutti i Maestri hanno detto che Dio è il Guru, il vero Maestro. È la forza che ci controlla all’interno. Nel corpo abbiamo tante aperture, due occhi, due orecchie, due narici, una bocca e due aperture in basso, tuttavia non possiamo fuggire via. Il nostro respiro esce, ma non può rimanere fuori. Una forza lo spinge di nuovo nel corpo. Questa forza che ci controlla è chiamata Dio. Quando questa si ritira, dobbiamo lasciare il corpo. Quindi Dio è il vero Guru ed è la forza di controllo in ognuno di noi. Là dove questa forza si manifesta, questo Dio che si è manifestato nell’uomo viene chiamato Maestro. Non il figlio dell’uomo, ma il figlio dell’uomo nel quale Dio si manifesta. Quindi il vero Maestro è Dio stesso. Non il Dio assoluto, ma Dio in espressione che sostiene e controlla l’universo intero.
Chiesero a Guru Nanak: “Chi è il tuo Guru, il tuo Maestro?” Lui rispose:
“La forza di Dio in espressione,
lo Shabda è il Guru.
La mia anima è il suo discepolo.”
Anche Kabir disse la stessa cosa. Gli chiesero: “Dove risiede il tuo Guru?” Lui disse:
“Al di là e al di sopra di queste facoltà esteriori.
Se vi innalzate lì, lo troverete.”
Questa forza è la forza che ci controlla e ci tiene nel corpo. Quindi il vero Maestro è la forza di Dio in espressione che controlla tutto l’universo, viene rispettato il corpo umano nel quale si manifesta. Noi lo rispettiamo e lo amiamo per il fatto che Dio si manifesta in lui.
Nel mondo ci si chiede: “Chi dovremmo amare?”
Dio è amore, anche la nostra anima è amore, l’amore è innato nell’anima e naturalmente vuole essere legata a qualcuno. L’anima al momento è attaccata alle cose esteriori, al corpo fisico, ai nostri figli e alle nostre famiglie. Il risultato qual’è? Dobbiamo ripetutamente tornare là dove siamo legati. Tutte le cose cambiano, non sono statiche. Così dovremmo amare qualcuno che non cambia.
“O Dio, tu sei eterno, immutabile permanenza.
Tu esisti e desideriamo essere legati a te.”
Coloro che sono legati al panorama mutevole della vita non possono vedere Dio a meno che non si stacchino da esso. Il vero Guru è Dio nell’uomo, Dio manifestato nell’uomo. Chi dovremmo amare di più? Colui che è capace di ritirare la nostra attenzione dall’esterno, che ci porta in alto e apre il nostro occhio interiore per vederlo. Dio è luce.
Chi può togliere l’oscurità quando chiudete gli occhi e mostrarvi la luce che è in voi?
Colui che ha la capacità di fare questo è chiamato Sadh, Santo, Mahatma o Guru. Non è il figlio dell’uomo. Onoriamo il suo corpo solo perché in esso Dio è manifesto. Dio è anche al nostro interno, ma in modo latente.
Il Dio in lui ha la competenza di attirare la nostra attenzione dall’esterno per innalzarci dalla parte più bassa del corpo e portarci alla sede dell’anima all’interno del corpo e aprire il nostro occhio interiore per vedere la luce di Dio. Vorrei dire che il corpo in cui Dio è manifesto è straordinario. Amarlo è la prima cosa per conseguire la meta più alta della vita che è conoscere Dio. Egli vede Dio e ci rende capaci di vedere Dio all’interno del corpo. Quando ricevete qualcosa per cominciare, un po’ di capitale, potete giorno dopo giorno svilupparlo e innalzarvi in lui. Se amate qualcuno che va e viene, dovrete ritornare. Dovrete seguirlo. Se amate qualcuno nel quale Dio è manifesto, dove andrete? Andrete dove lui andrà. Se lui non deve ritornare, allora nemmeno voi dovrete tornare. Lui vi dice che il corpo umano è il gradino più alto del creato. Siete fortunati, ma il compito più alto che avete è conoscere Dio. Potete fare questo solo nel corpo umano, che avete fortunatamente ottenuto con la grazia di Dio.
Quindi tocca a voi vedere Dio, incontrare Dio. Tutte le altre cose devono essere liquidate, come i debiti del dare e ricevere derivanti dalla conseguenza del passato. Se legate la vostra anima a Dio, naturalmente non dovete tornare. Quindi se amate qualcuno, ne consegue naturalmente che dovete fare ciò che lui dice.
Cristo disse:
“Se mi amate, seguite i miei comandamenti.”
Tocca a voi incontrare Dio. Il corpo umano è il gradino più alto del creato e l’avete ottenuto per grazia di Dio. Dovreste farne l’uso migliore. Qual’è l’uso migliore del corpo umano? È conoscere Dio, ma per conoscere Dio bisogna prima conoscere sé stessi. La conoscenza di sé precede la conoscenza di Dio. Non si tratta di deduzioni o di emozioni, ma dell’analisi del sé, dell’innalzarsi al di sopra della consapevolezza del corpo. Quando conoscerete il sé, conoscerete il sé superiore che vi controlla nel corpo.
La forza di Dio in espressione si manifesta come luce e suono. Quando vi ritirerete dall’esterno e vi innalzerete al di sopra della consapevolezza del corpo, vedrete con l’occhio interiore la luce di Dio e sentirete con l’orecchio interiore il suono o la voce di Dio. Si chiama Maestro, Sadh o Santo colui che ha la competenza di questi principi. Quindi la cosa migliore è amare la persona in cui Dio si manifesta. Se incontrate un polo connesso con la centrale elettrica, vi avvicinerete alla centrale.
Maulana Rumi ha detto:
“Quando incontrate un vero Maestro,
vi avvicinate a Dio,
poiché Dio si manifesta in lui.”
Quando siete ai suoi piedi, potete ritirarvi grazie alla radiazione. Più la vostra attenzione è rivolta a lui, più pensate a lui, più siete attratti all’interno. Quando la vostra anima si ritira dal corpo, vedete la luce di Dio. L’ideale più alto davanti a voi è conoscere Dio, ma per conoscere Dio dovete incontrare qualcuno in cui si manifesta e che può rivelare anche in voi la stessa forza di Dio che lavora nel corpo. Lui non ci chiede di lasciare il mondo e di andare nella foresta. Lui dice: “Rimanete nel mondo, liquidate tutti i debiti e i crediti legati alle conseguenze delle azioni del passato. Liquidate i vostri debiti amorevolmente e dirigete i vostri passi verso Dio.” Colui che vi guida in questa direzione si chiama Maestro. Questo non è una prerogativa esclusiva di una sola religione. I Maestri sono venuti in tutte le religioni. Rimanete ovunque vi troviate ma cercate un Maestro in cui Dio si manifesta e che sia in grado di rendere manifesta la forza di Dio che è in voi.
Un uomo che mentre vive nel mondo pensa continuamente a Dio naturalmente andrà dove Dio si trova. Se siete legati al mondo, dovrete ripetutamente ritornare. Il corpo umano è il più alto gradino nella creazione e siamo fortunati nell’averlo ricevuto. Il miglior uso di esso consiste nel conoscere Dio. Per conoscere Dio, dobbiamo prima conoscere noi stessi. È un argomento pratico dell’analisi del sé e può essere avvalorato da colui che quotidianamente s’innalza al di sopra della consapevolezza del corpo. Quindi è lui che dovremmo amare nel mondo. Egli vede che Dio risiede in ogni cuore e ha rispetto per tutti.